Notiziario di Martedì 10 Gennaio 2006
Riprendono oggi pomeriggio i lavori d'aula all'Assemblea regionale siciliana. Ieri è cominciata la discussione sui disegni di legge che contengono le norme impugnate dal commissario dello Stato e che facevano parte della manovra di bilancio votata dall'Ars prima della pausa natalizia. E non sono mancate le polemiche. Vediamo.
E’ cominciato all’Ars l’esame delle norme impugnate dal commissario dello Stato sulle variazioni di bilancio. Si tratta di tutte quelle parti, racchiuse in 13 disegni di legge, che riguardano, fra l'altro, la prosecuzione dei rapporti di lavoro precario in uffici regionali o enti controllati, la stabilizzazione degli addetti stampa e dei portavoce, il trasferimento del personale delle aziende di turismo, l'assunzione di centinaia di medici, i 10 milioni di contributi a enti e associazioni private. E ancora la sanatoria per abusi sul demanio terrestre, il condono edilizio, l'apertura dei criteri di caccia per la fauna selvatica. Le norme, se approvate, dovranno passare di nuovo al vaglio del commissario dello Stato. E se impugnate l'Ars potrà ricorrere alla corte costituzionale. L'opposizione di centro sinistra si è detta contraria alla ripresentazione delle norme impugnate sia per evitare un braccio di ferro con il commissario dello Stato sia perché prive della copertura finanziaria. E nel corso della seduta di ieri il deputato diessino Angelo Capodicasa ha denunciato il caso di un deputato pianista che ha votato per il collega assente. Si tratta del primo caso nella storia dell’Ars. In pratica un collega di gruppo ha votato per il deputato Mimmo Turano, dell’Udc, assente ai lavori d’aula. E non si placano le polemiche all’indomani della fumata nera della Giunta regionale per le nomine di manager in alcune aziende sanitarie e ospedaliere. Tra i partiti di maggioranza non è stato raggiunto un accordo sui nomi. A tenere banco oggi sono le parole dell’assessore alla Sanità, Pistorio, per il quale non c’è stato, all’interno del governo, un clima sereno. Parole che inquietano, sostiene Rita Borsellino, candidata del centro sinistra, che ricorda di avere chiesto a Cuffaro di alzare il livello del confronto politico, cominciando proprio dalla nomine. A gettare acqua sul fuoco è il coordinatore di Forza Italia Angelino Alfana che invita Borsellino ad rimanere serena e tranquilla perché, conclude, i manager che il governo sceglierà a giorni saranno all'altezza di quelli che già operano da qualche mese.