Notiziario di Giovedì 24 Novembre 2005
Tutto pronto per lo sciopero generale, organizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, per protestare contro la Finanziaria del governo nazionale, in programma nella giornata di domani. La manifestazione generale è in programma a Roma, ma ovunque, anche in Sicilia, visti che si protesterà anche per la finanziaria del governo regionale, si terranno delle iniziative. In provincia di Agrigento il concentramento avverrà a Palma di Montechiaro e precisamente alle 9 in piazza Matteotti. La città del Gattopardo rappresenta il simbolo della povertà nella nostra provincia, della crisi dell'agricoltura, di una gioventù emigrante, di anziani che ancora lottano per il lavoro dei figli e dei nipoti, che usano la pensione, spesso modesta e, tuttavia, utile per dare un contributo alla famiglia dove c'è sempre uno che studia, uno che non lavora. Palma di Montechiaro, dice il segretario provinciale della Cgil Piero Mangione, è una città che affida la speranza di una ripresa ad un nuovo sindaco, a un nuovo consiglio comunale, ai sindacati confederali con i quali sosterrà la generale lotta del paese contro due Finanziarie che non offrono alcuna soluzione al disagio sociale e familiare che cresce. Per il segretario generale della Cisl agrigentina, Mimmo Catuara, occorre intervenire in massa a Palma perché proprio dalla città del Gattopardo deve nascere una speranza per il riscatto della nostra gente. E' triste, continua Catuara, vedere sempre più giovani lasciare la nostra terra per trasferirsi al nord della penisola per trovare un posto di lavoto. Per il segretario provinciale dello Sdi, Gaetano Ragusa, la scelta di Palma esprime un gesto non formale ma di grande sensibilità da parte dei sindacati per una realtà simbolo dell'Agrigentino tesa al riscatto morale, sociale e politica. Anche i Verdi parteciperanno all'iniziativa anche perché, dice il deputato regionale Lillo Micciché, la gente palmese ha bisogno di sentire tutte le forze democratiche e progressiste del territorio. Da Palma, conclude Miccichè, può nascere la speranza di una provincia diversa.