Notiziario di Giovedì 4 Agosto 2005
Il chiarimento c'è stato, la maggioranza di centro destra torna a fare quadrato attorno a Totò Cuffaro e al suo Governo. E' stato lo stesso governatore a rimettere i cocci della coalizione, al termine di una lunga riunione della Casa delle Libertà. Ieri sera, Cuffaro, dopo la bocciatura di un articolo della legge di riforma dello Statuto, grazie a 15 franchi tiratori, aveva minacciato il ricorso al voto di fiducia. Tenterò, aveva detto ieri sera ai suoi più stretti collaboratori, di ricompattare la coalizione. In caso contrario trarrò le dovute le conseguenze. Vale a dire: dimissioni. Dimissioni che oggi proprio stamani avevano sollecitato i gruppi del centro sinistra nel corso di una conferenza stampa. Per i capigruppo dei partiti dell'Unione la crisi va ben oltre il contenuto del disegno di legge sul turismo. Serve un atto di igiene politica, hanno detto Ds, Margherita Rifondazione e le altre sigle del centro sinistra , Cuffaro la smetta di tenere sotto ricatto la sua maggioranza e si vada al voto in autunno. Voto anticipato che ieri sera aleggiava lungo i corridoi di Sala d'Ercole. Stamani, invece, come detto, il chiarimento. Cuffaro ha avuto la parola di ben 52 deputati della maggioranza su 54 che hanno detto di essere pronti ad andare in aula per approvare il disegno di legge di riforma del settore turistico. E' il segno, ha detto, che la maggioranza c' e' ed e' compatta. Non ho motivo di ritenere, ha aggiunto Cuffaro, che possano verificarsi sorprese in aula. Dopo questo chiarimento le posizioni dei partiti della coalizione mi sono sembrate determinate. Rispondendo alla richiesta del centrosinistra, che continua a chiedere le sue dimissioni, Cuffaro ha affermato che ''la situazione e' talmente chiara da non contemplare ipotesi del genere. Al contrario del centrosinistra, che acclama Prodi senza volerlo, i deputati della maggioranza che sostengono il mio Governo sono stati chiarissimi nel manifestarmi il loro appoggio. Ma adesso i buoni intendimenti dei deputati sono attesi alla prova dell'aula.