Notiziario di Martedì 28 Giugno 2005
L'ondata di malcontento sembra essere rientrata. Dopo i fermenti e le proteste che hanno fatto da cornice all'attuazione del nuovo piano del traffico a San Leone, i n via sperimentale fino al 30 giugno prossimo, i commercianti della località balneare firmano l'armistizio e smettono di protestare. La decisione è stata presa dopo l'incontro, avvenuto ieri, che una rappresentanza dei commercianti ha ottenuto con il questore di Agrigento Nicola Zito. Tema centrale della discussione è stata l'isola pedonale, con i disagi in tema di capacità di posti auto, che creerebbe a tutti coloro volessero sostare. Il questore si è mostrato sensibile alle richieste dei commercianti, avanzando anche alcune possibili soluzioni al gravoso problema. Una di queste, l'installazione di pannelli luminosi, alle porte di San Leone, indicanti i posti disponibili nelle aree adibite a parcheggio, attualmente l'eliporto il piazzale giglia, e quello vicino al distretto di polizia al viale delle dune. Un incontro dunque, dal quale i commercianti sono usciti soddisfatti, come dice Alfonso Sollano, portavoce degli esercenti del lungomare, soprattutto per la tempestività con la quale il questore ha ricevuto la delegazione. Da parte sua l'assessore al traffico, Settimio Cantone, si dice contento dell'alt alla protesta, assicurando che tutte le decisioni finora prese,, non avevano altro che intenti di benessere collettivo. Nonostante tutto, prosegue Cantone, il piano del traffico piace, per lo snellimento in termini di traffico che crea nel lungomare agrigentino, certo è, che dovranno essere apportate delle modifiche agli orari. Ed anche il segretario peovinciale del sindacato di polizia Sap, Michele Lorgio, con una lettera al questore Zito, propone una soluzione nuova per rendere piu' presente la vigilanza a San Leone ed in provincia: ovvero programare per il periodo estivo, i turni di lavoro straordinario in modo da stralciare dal numero di ore assegnato ad agenti e funzionari, il 20 per cento delle stesse, come previsto dal contratto nazionale di lavoro.