Notiziario di Mercoledì 22 Giugno 2005
Il consiglio comunale di Agrigento come Zelig Circus: si ride, si scherza e si prendono decisioni che di fatto non hanno nessuna valenza giuridica, tutto a discapito dei cittadini. Per i consiglieri doveva essere una giornata di superlavoro. All'ordine del giorno l'adesione, approvata, al consorzio intercomunale per la gestione dei beni confiscati alla mafia; la variante Moses, nel corso della seduta il presidente Di Maida ha dato lettura che l'ufficio di presidenza ha rinnovato la richiesta di parere all'ufficio legale del comune che deve essere reso entro cinque giorni dalla votazione, il regolamento del commercio, i debiti fuori bilancio, quattro dei quali sono stati approvati e la nomina del difensore civico, vicenda questa che si trascina da due anni. La Regione a tal proposito ha minacciato il consiglio di inviare un commissario se entro il 25 giugno non venisse eletto. Sotto questa minaccia i consiglieri della maggioranza hanno deciso di continuare a scherzare votando nel corso della seduta all'unanimità l'assessore alla Polizia Urbana Settimio Cantone che ovviamente non poteva essere eletto per incompatibilità di carica. Un'elezione preceduta alla vigilia dall'intervento del consigliere Daniele Mandracchia il quale ha ribadito che è compito dei consiglieri e non dell'assessore regionale alle Autonomie locali eleggere il difensore civico. Alla luce della inutile elezione di Cantone, i consiglieri hanno ridicolizzato la figura del difensore civico, che dovrebbe, secondo quando sostenuto dallo stesso Mandracchia, garantire l'imparzialità e il buon andamento dell'attività amministrativa.