Notiziario di Venerdì 17 Giugno 2005
In Sicilia spariscono ogni anno decine di migliaia di giovani e adulti che desiderano lavorare e che purtroppo non riescono a farlo nella propria regione. In altre parole la Sicilia regala all’estero e alle altre regioni italiane, soprattutto la Lombardia, decine di miliardi di capitale, sotto forma di giovani cervelli e solide braccia. Dalla lettura dei dati di Bankitalia relativi all'andamento dell'economia in Sicilia nel 2004, si legge un aumento di emigrati giovani qualificati, in possesso di un titolo di studio. Un calo si registra invece nei trasferimenti da parte di quei cittadini privi di scolarizzazione. Ad ogni modo i cosiddetti viaggi della speranza non li affronta solo chi, come l'immigrato che sbarca a Lampedusa, arriva in Sicilia. Gli stessi emigrati siciliani a volte pagano con un prezzo molto alto il loro fuggire via lontano. L'ultima agghiacciante tragedia consumata qualche giorno fa, vede proprio l' agrigentino Serafino Zambito, 49 anni, commettere un gesto scellerato. Con due colpi di pistola prima ha ucciso la moglie Rosaria Milanese di Palma di Montechiaro, poi si è suicidato. L'operaio, da dieci anni viveva a Torino, e li aveva trovato una sistemazione stabile presso la FIAT. Poi a seguito della crisi che investì l'azienda, Zambito finì in cassa di integrazione e dulcis in fundo venne licenziato dalla Fiat. Un gesto il suo, scaturito dalla disperazione di un uomo che non è riuscito a sentirsi gratificato ne prima, ne durante ne dopo. E questo non è uno dei tanti episodi di cronaca nera, legati all'emigrazione dei tanti concittadini volati via. Quanti muoiono sulle strade perchè vittime di incidenti stradali, quanti non trovando un lavoro stabile si spengono nelle strade all'alcool o alla droga. Quanti ancora muoiono dentro per la profonda nostalgia della propria terra e alla fine stanchi di lottare, proprio come il povero Zambito, mettono fine alla parola vita.