Notiziario di Lunedì 23 Maggio 2005
Decaduti prima ancora di insediarsi. Sono i 12 consiglieri della circoscrizione Agrigento - centro, 7 del centro sinistra e due della casa delle Libertà, eletti appena una settimana fa e che rischiano di non esercitare il loro mandato. E questo perché l’assessorato regionale agli enti locali potrebbe dichiarare decadute le cinque circoscrizioni di Agrigento, alla luce della decisione del TAR di Palermo che ha rigettato il ricorso presentato da 4 presidenti di circoscrizione contro la delibera del consiglio comunale, approvata nell’aprile scorso, in base alla quale viene modificato lo Statuto e ridotto da 5 a 2 il numero dei consigli circoscrizionali. La proposta di modifica, ricordiamo, porta la firma dei consiglieri Calabrese dell’Udeur e Salsedo dell’Udc, per i quali le circoscrizioni hanno un costo elevato per le casse comunali. Meglio dunque accorparle e dare vita a due grandi circoscrizioni. Il decreto è atteso per i prossimi giorni. E non sembra percorribile la strada delle elezioni delle due nuove mega - circoscrizioni, considerato che nell’autunno 2006 scade il termine naturale del mandato. Pertanto è probabile che la Regione invii dei commissari. Ma intanto Agrigento è sempre alle prese con l’emergenza sporcizia. Rifiuti, erbacce e sterpaglie che popolano e fanno bella mostra di sé nelle piazze e nelle vie. Uno spettacolo indecoroso al quale fa da contorno l’altrettanto indecoroso spettacolo delle parole. Il Comune è corso ai ripari dopo avere scaricato sull’ATO Agrigento due la responsabilità per la situazione in cui versa la città. Da parte sua la società d’ambito ha replicato sostenendo che il servizio di pulizia delle strade non passato alla propria competenza e pertanto responsabile è ancora il comune. E così l’assessore comunale Settimio Cantone ha disposto da domani l’immediato avvio del servizio di decespugliamento che comincerà dalla zona del parco archeologico, viale alberato, di Porta Aurea e della strada che prosegue per San Leone. E da oggi sono tornati al lavoro 19 dei 37 operatori ecologici, su 86, in ferie. Alcuni hanno anche un arretrato di ferie di 700 giorni. E sul balletto di competenze tra comune e Ato si inserisce il deputato dei Verdi, Lillo Miccichè, per ribadire la necessità di rivedere tutto il sistema degli ATO. Il proliferarsi degli ambiti territoriali ottimali, dai 9, uno per ogni provincia, pensati dal centro sinistra, si è passati agli attuali 25 voluti dal centro destra e dal presidente Cuffaro col risultato che questi enti sono divenuti ormani enormi scatoloni per posti di sottogoverno. Le uniche vittime di queste diatribe, conclude Miccichè, sono i cittadini costretti a vedere le loro città sporche.