Notiziario di Lunedì 2 Maggio 2005
Ergastolo confermato per Salvatore Vitale, accusato dell’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito Mario Santo, rapito da cosa nostra il 23 novembre del 93 e tenuto prigioniero, anche in provincia di Agrigento, prima di essere ucciso e il corpo sciolto nell’acido. La sentenza è stata emessa questo pomeriggio dalla terza sezione della corte d'assise d'appello di Palermo, presieduta da Giuseppe Nobile, che ha accolto la richiesta del Procuratore generale Amalia Settimeri. Vitale è il titolare del maneggio all'interno del quale fu sequestrato il bambino ed è accusato di aver fornito appoggio logistico soprattutto nella prima fase del sequestro. Il processo scaturisce da un rinvio della Cassazione che annullò la condanna inflitta a Vitale in secondo grado. Nel processo i genitori del bambino, Santino Di Matteo e Franca Castellese, si sono costituiti parte civile. Per l'omicidio del piccolo Giuseppe sono già stati condannati una ventina di imputati, con sentenze passate in giudicato. Fra questi l'ex boss di San Giuseppe Jato Giovanni Brusca.