Notiziario di Venerdì 4 Febbraio 2005
La sezione fallimentare del Tribunale di Marsala ha sospeso la procedura di vendita di alcuni beni del valore di due milioni e mezzo di euro, prevista dal concordato preventivo di fallimento, grazie ai fondi che recupererà per effetto della sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione Civile che sancisce l'illegittimità dell'anatocismo bancario. A sbloccare la situazione è stata un'istanza presentata dall'Associazione Antiracket di Agrigento, guidata da Silvana Gatto, che si è presentata al Tribunale di Marsala con un'istanza che ha convinto il giudice a sospendere la vendita e a restituire l'assegno all'acquirente. La ditta Vaiarello e Co., che si occupa del commercio di materiali edili, alla sua apertura avvenuta sette anni fa aveva un fatturato di 7 miliardi di vecchie lire. Poi, uno dei titolari venne indiziato di reato, poi assolto, ed iniziarono i problemi con le banche che hanno portato alla procedura di fallimento. Con il riconoscimento da parte del Tribunale del credito verso le banche, l'azienda potrà adesso proseguire la propria attività.