Notiziario di Martedì 16 Dicembre 2003
La giunta regionale ritirerà l'emendamento alla finanziaria che prevede il blocco delle ''baby pensioni'' per oltre quattro mila dipendenti della Regione. Il testo che arriverà in aula conterrà soltanto il blocco dell'ultimo scaglione che aveva presentato domanda. La riforma invece sarà affrontata con un apposito disegno di legge. La decisione del Governo è stata comunicata stamani al presidente dell'Ars Guido Lo Porto prima dell'inizio dei lavori, dall'assessore regionale al Bilancio, Alessandro Pagano. Lo Porto ha anche sentito telefonicamente Cuffaro. Una decisione salutata con favore da AN che nelle settimane scorse aveva manifestato contrarietà al blocco imposto da Cuffaro, il quale ha sempre sostenuto che politicamente immorale, oltre che dannoso per le casse regionali, mandare in pensione 4 mila dipendenti ancora in età per potere entrare nel mercato del lavoro. Per AN, invece, mandare in pensione migliaia di lavoratori di cui l'amministrazione non ha bisogno, oltre a tutelare diritti acquisiti per legge, consente di risparmiare risorse preziose per il bilancio della regione, senza incidere sulla qualità dei servizi. Ma a frenare gli entusiasmi ci pensa lo stesso Cuffaro il quale in una dichiarazione ribadisce che la linea del governo sulle baby pensioni non cambia sostanzialmente. Ho chiesto io a Lo Porto, aggiunge Cuffaro, di aprire una finestra legislativa per approvare la norma prima della finanziaria. Verificata però l'impossibilita' tecnica a rispettare i tempi abbiamo deciso di stralciare la norma dalla Finanziaria. Pertanto, prosegue, non ci sarà alcun rinvio per la norma sull'abrogazione dei prepensionamenti dei dipendenti regionali e sull'adeguamento al sistema statale. Ho annunciato una linea chiara, conclude Cuffaro, sulla quale tutto il governo regionale è impegnato e dalla quale non intendo fare alcun passo indietro.