Notiziario di Mercoledì 26 Novembre 2003
Stesso fascino, stessa bellezza, stesse emozioni di 31 anni fa, quando debuttò nei teatri italiani. Caino e Abele, il primo musical italiano, firmato dall'agrigentino Tony Cucchiara, ha incantato ieri sera il pubblico del Pirandello, all'apertura della stagione teatrale. Per l'occasione anche l'Arcivescovo Ferraro e il sindaco Piazza hanno voluto essere presenti alla prima. Un'opera folk di rara intensità in cui si intrecciano appassionati momenti recitativi con elevati assoli musicali, protagonista, tra gli altri, Annalisa Cucchiara, figlia d'arte. E' la rappresentazione del bene e del male, dell'amore e dell'odio, nel loro continuo alternarsi e sovrapporsi nel mondo. Da Caino e Albele, appunto, dal bacio traditore di Giuda a Cristo, per proseguire con l'olocausto di Anna Frank, il sacrificio di Martin Luter King per un mondo di pace tra gli uomini. Ma il regista, Tony Cucchiara, ha voluto attualizzare l'eterno conflitto tra il bene e il male, con un chiusura dedicata ai problemi di oggi, droga, terrorismo, mafia. Salvando comunque l'Uomo. L'opera si apre e si chiude, infatti, con la preghiera di ringraziamento dedicati all'Uomo