Notiziario di Martedì 25 Novembre 2003
Hanno eluso ancora una volta la sorveglianza in mare. E così anche stamani Lampedusa si è svegliata con centinaia di immigrati sull'isola. Eppure da due settimane il Canale di Sicilia è presidiato da un vero e proprio esercito: due pattugliatori, tre motovedette e un elicottero 212 Augusta Bell, con a disposizione una cinquantina di uomini. E' la settima squadriglia aeronavale della guardia costiera di Lampedusa, al comando del tenente di vascello, Michele Niosi. Una struttura istituita nell'ambito dei servizi per contrastare l'immigrazione clandestina e per soccorrere. Ma come detto negli ultimi giorni gli immigrati sono arrivati in massa. Ieri il conteggio si era fermato a 233 immigrati approdati sull'isola in quattro gruppi. Gli ultimi 72, in serata. Stamani altra ondata: 119 clandestini sono stati intercettati alle prime luci del giorno da carabinieri e Guardia di Finanza. Sono tutti uomini, molti dei quali hanno sostenuto di essere originari della Palestina. Per cinque di loro è stato necessario un intervento medico per delle ferite che si sono procurati quando il barcone in legno, lungo 12 metri, ha urtato gli scogli di "Cala Galera''. Ad uno degli extracomunitari sono stati applicati cinque punti di sutura sul mento. E mentre erano in corso le operazioni di intervento, alla centrale operativa di Lampedusa giungeva la segnalazione di un'altra imbarcazione alla deriva con a bordo 152 clandestini. Sul posto si recava una motovedetta del reparto operativo aeronavale delle fiamme Gialle di Palermo. La carretta è stata trainata in porto. I militari delle fiamme gialle hanno individuato, attraverso alcune riprese filmate, uno dei presunti scafisti che è stato fermato. L'uomo ha dichiarato di essere palestinese.