Notiziario di Sabato 13 Settembre 2003
Il governo Cuffaro contava di recuperare parecchi milioni di euro. In realtà la riapertura dei termini del condono edilizio dell’85 e del 94 si è rivelato un vero e proprio flop. Agli uffici tecnici comunali sono arrivate poche centinaia di domande a fronte di 400 mila casi di abusivismo accertati in Sicilia. Alcuni esempi: ad Agrigento su circa 11 mila pratiche, sono state presentate solo tre richieste di sanatoria. Nove a Catania su circa 25 mila pratiche giacenti. A Messina sono stati in 63, su 17 mila, mentre a Palermo 545 hanno presentato l'istanza per regolarizzare la pratica su un totale di circa 50 mila abusi edilizi. Ad Agrigento, come detto, sono circa 11 mila le pratiche di sanatoria edilizia presentate in occasione delle due leggi di condono, quella dell’85, con Nicolazzi Ministro dei Lavori Pubblici e Bettino Craxi presidente del Consiglio e quella del primo governo Berlusconi, del 94, e del Ministro Radice. Pratiche accatastate negli uffici comunali. Ben novemila quelle presentate nell’85, appena duemila nel 94. Pratiche di condono costate parecchio alle tasche degli agrigentini per l’elevato costo dell’oblazione. Pochissime quelle istruite, moltissime quelle in attesa dell’istruzione del procedimento. Alcuni mesi fa Comune e Soprintendenza hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per accelerare e snellire i vari iter burocratici. Il Governo siciliano, come detto, contava molto sulla norma di legge inserita nell’ultima Finanziaria, attraverso la quale sarebbero state legittimate le costruzioni abusive realizzate entro il 31 dicembre 1993 che, a distanza di quasi dieci anni, non hanno ancora ottenuto il condono. Un provvedimento criticato fortemente dalla Legambiente, che oggi ricorda come già nel marzo scorso aveva fatto presente a Cuffaro come quella norma sarebbe stata dal punto di vista economico e finanziario un buco nell'acqua. Nella mentalità degli abusivi, sostiene Legambiente, si è radicata la convinzione, che i governi di centro destra non faranno alcuna demolizione, né reprimeranno l'abusivismo. Pertanto, si conclude la nota, chi non è in regola pensa che pagare condoni sia totalmente inutile, come buttare denaro dalla finestra.