Notiziario di Lunedì 25 Agosto 2003
Critiche da parte dell’ordine degli architetti di Agrigento a proposito delle nuove norme varate dall’Assemblea siciliane in materia di edilizia. Norme che, secondo il presidente Rino La Mendola, rischiano di alimentare l’abusivismo edilizio. In particolare gli architetti criticano quella norma che, con la scusa di snellire le procedure, di fatto riduce il controllo del territorio da parte degli organi preposti alla tutela del vincolo sismico, a danno della pubblica incolumità. In pratica la norma consente ai cittadini di costruire in zona sismica senza avere ottenuto preventivamente dal genio civile l’autorizzazione che viene invece rilasciata a posteriori, vale a dire durante l’esecuzione dei lavori. Una situazione definita paradossale da parte degli architetti agrigentini i quali ricordano i casi dei crolli di Roma, Palermo, Foggia e San Giuliano. Sarebbe più opportuno, conclude Rino La Mendola, che il legislatore avesse disposto di assegnare al Genio Civile un termine perentorio entro cui rilasciare le autorizzazioni, scaduto il quale scatta il silenzio-assenso, lasciando intatto l’istituto dell’autorizzazione preventiva a garanzia, appunto, del rispetto della legge sismica.