Notiziario di Mercoledì 20 Agosto 2003
Se si mettessero tutti insieme, formerebbero un piccolo comune con tanto di sindaco e Giunta. Sono i 5.852 immigrati clandestini sbarcati dal primo gennaio ad oggi sull'isola di Lampedusa. Chi a bordo delle solite carrette del mare e chi su un gommone. Una cifra astronomica, se si fa il raffronto con lo stesso periodo dello scorso anno quando gli immigrati sbarcati furono 4.300. Un incremento del 36 per cento. Un fenomeno inarrestabile, un’ondata che dopo l’apparente tregua di luglio, è ripresa con forza in agosto. Oggi altri sbarchi, altri approdi di disperati. Ottantuno in tutto. Uomini, donne ed anche bambini fuggiti per fame, per guerra in cerca di miglior sorte. A rischio anche della vita. Come i 35 clandestini salvati dalle motovedette della guardia costiera ad una trentina di miglia a sud dell’isola. Il gommone sul quale erano a bordo imbarcava acqua. Tra i 35 extracomunitari anche 8 donne e due bambini, uno di 4 anni l'altro di appena uno. E nella tarda mattina un altro gommone è stato avvistato e intercettato. A bordo 33 immigrati tra cui 9 donne ed un bambino. Ma non è finita: altri 11 sono stati fermati sempre a Lampedusa nelle vicinanze di Cala Madonna dalla Guardia di Finanza. Nove di loro sarebbero marocchini, uno irakeno e uno tunisino. E anche Linosa è stata scelta come rotta dell’immigrazione. Due fratelli di origine tunisina, di 26 e 25 anni sono sbarcati nell'isola dopo avere attraversato il Canale di Sicilia a bordo di una piccola imbarcazione. I due nordafricani sono stati sorpresi dai carabinieri e dalla guardia costiera mentre cercavano di raggiungere a piedi il centro abitato. Condotti in caserma per l'identificazione, i due tunisini hanno consentito di localizzare il piccolo natante che è affondato nei pressi del porticciolo. Ricerche sono state avviate per cercare eventuali altri clandestini che potrebbero essere sbarcati nell'isola con lo stesso natante.