Notiziario di Lunedì 9 Giugno 2003
E con la cronaca ci spostiamo a Palermo dove oggi si registrano clamorosi sviluppi nell’inchiesta su mafia e appalti ed in particolare sulle cooperative rosse. In manette è finito l’ex vice sindaco di Villabate ed esponenti del PCI. Si tratta di Antonino Fontana, 56 anni, socio in affari dell'imprenditore Simone Castello, condannato perché accusato di essere stato il «postino» del boss latitante Bernardo Provenzano. Secondo gli inquirenti Fontana avrebbe fatto parte di un «cartello» di imprenditori che pilotava l'aggiudicazione degli appalti pubblici in Sicilia. L’allora segretario regionale del PCI, Pio La Torre, ucciso in un agguato nell’aprile dell’82, aveva chiesto e sollecitato l’allontanamento di Fontana dal partito. Indagati anche 15 imprenditori del palermitano. L’ordinanza di custodia sono state eseguite dai Carabinieri ed emesse dal gip Gioacchino Scaduto, su richiesta del procuratore aggiunto, Sergio Lari, e dei sostituti della Dda, Gaetano Paci, Ambrogio Cartosio e Roberta Buzzolani. Ai 15 indagati è stata contestata l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d'asta. Questa indagine è il proseguimento dell'inchiesta sulle cooperative rosse, avviata tre anni fa dalla Dda di Palermo e che portò allora all'arresto di imprenditori e al coinvolgimento di politici la cui posizione di questi ultimi è stata archiviata dal gip. Gli investigatori fanno emergere i collegamenti che Fontana aveva con ambienti mafiosi di Villabate e Bagheria e inoltre con l'ingegnere Giuseppe Montalbano, arrestato nel 1999 per favoreggiamento del boss mafioso latitante Salvatore Di Gangi.