Notiziario di Giovedì 5 Giugno 2003
Davvero uno splendido e suggestivo scenario, quello scelto da Paolo Edera, comandante provinciale dei Carabinieri, per celebrare il 189.esimo anniversario della fondazione dell’Arma. Uno scenario ferito, ricordiamo, nel novembre 2001, da un oscuro attentato dinamitardo, sul quale mesi dopo i Carabinieri di Agrigento hanno fatto luce arrestando il cosiddetto bombarolo, grazie alle intuizioni degli ufficiali Massimiliano Sole e Mario Perdichizzi, i quali, per quella indagine, hanno ricevuto degli encomi. Nel suo intervento, il comandante Edera ha sottolineato il significato della celebrazione della festa e il ruolo che riveste l’Arma, presidio, ha detto, di legalità e di sicurezza per i cittadini. Ha anche tracciato un breve bilancio dell’attività svolta, citando alcune tra le più brillanti operazioni anticrimine con l’arresto, in tutto, di 503 persone, mentre sono state 4375 quelle deferite all’Autorità Giudiziaria per diversi reati. Un impegno a tutto campo, dalla lotta alla mafia, alla criminalità comune, al traffico di droga, a quella legata agli sbarchi di extracomunitari. Sottolineata anche l’importanza dell’istituzione del Carabiniere di quartiere. Ma per Paolo Edera la forza dei Carabinieri è il rapporto con i cittadini.