Notiziario di Venerdì 21 Marzo 2003
L’allarme era stato lanciato alla vigilia dell’attacco anglo-americano all’Iraq: c’è il timore, aveva avvertito il Viminale, di una vera e propria invasione di profughi irakeni. E Lampedusa, porta aperta dell’Europa, era stata indicata come base naturale per l’approdo di centinaia di disperati, in fuga dalla guerra. Un allarme fondato: stamane poco prima delle 7 è approdato a Lampedusa un barcone di 12 metri con 169 clandestini a bordo, quasi tutti iracheni e pakistani, ma anche palestinesi, liberiani e del Bangladesh. Si tratta di 164 uomini, una donna e quattro ragazzi tra i 14 e i 17 anni. Il natante era stato avvistato nel pomeriggio di ieri, in acque internazionali. L’imbarcazione era rimasta senza carburante e raggiunta a 25 miglia dal guardacoste Macchi della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Porto Empedocle. Gli immigrati sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza gestito dalla confraternita Misericordia. Le fiamme gialle, sulla base anche di alcune testimonianze, hanno arrestato i due presunti scafisti: si tratta di due giovani liberiani, indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I due, scortati da Carabinieri e su disposizione della Procura di Agrigento, sono stati fatti salire sulla motonave Siremar, partita stamattina da Lampedusa e diretta a Porto Empedocle per essere trasferiti nel carcere di contrada Petrusa.