Notiziario di Lunedì 17 Marzo 2003
Ci sarebbero le famiglie mafiose americane dietro le stragi di Capaci e via D'Amelio. La rivelazione, inedita e clamorosa, è del pentito Nino Giuffrè, ex uomo di fiducia di Bernardo Provenzano. In un verbale redatto davanti a funzionari dell'Fbi, Giuffrè analizza per la prima volta gli scenari internazionali della mafia, le ricadute che ha avuto sui traffici di droga, sul terrorismo, sul riciclaggio. Parla anche di collegamenti di boss con esponenti dei servizi segreti deviati di alcuni paesi arabi e descrive lo stato di salute attuale di Cosa nostra. Secondo Giuffrè sarebbe la provincia di Trapani una delle roccaforti della mafia in quanto è quella meno colpita. Il pentito descrive infine l'attuale organigramma di vertice di Cosa Nostra, governata, sostiene, da Matteo Massina Denaro e Salvatore Lo Piccolo, entrambi latitanti. Provenzano rimane il capo, ha detto, ma ha una gestione limitata perché non ha il controllo militare». Il pentito ha affrontato anche i rapporti con il terrorismo, rivelando che vi sono relazioni fra la mafia e i terroristi.