Notiziario di Venerdì 14 Marzo 2003
“Andreotti vittima di un complotto dei comunisti”. E’ uno dei passaggi della deposizione di oggi al processo d’appello a cario del senatore a vita, di Pino Lipari, ex geometra dell’Anas e braccio destro di Provenzano, aspirante collaboratore di giustizia. Lipari ha risposto a numerose domande dei difensori di Andreotti che l’hanno citato come teste. Le accuse contro Andreotti, ha detto, sarebbero il frutto di un "complotto creato da Violante che volle Caselli al vertice della Procura di Palermo. Lipari ha detto che è una invenzione il presunto incontro del bacio tra Andreotti e Riina, confermando come Provenzano nell’87 abbia dato disposizione a votare per il PSI. Lipari ha anche fatto alcuni nomi di esponenti DC che avrebbero avuto contatti con mafiosi. Tra questi ha citato anche l’attuale presidente della regione Cuffaro che, ha detto, quando era assessore all’agricoltura avrebbe favorito le aziende dei Salvo. Immediata la replica del Governatore il quale ha precisato di non avere mai incontrato nessuno dei Salvo né da semplice politico nè da Assessore. E precisa di avere svolto l'incarico di assessore dal 1996 al 2000, mentre la scomparsa dei Salvo risale rispettivamente al 1986 ed al 1992. Parlando con i giornalisti, al termine dell’udienza, Andreotti ha detto di non volere usare la parola complotto, ma ritiene strano che alcune lettere siano finite al procuratore Scarpinato in cui si parlava di carte che riguardavano Pecorelli. Mi chiedo, perché, ha concluso, queste lettere furono mandate a Scarpinato. Guarda caso, due o tre giorni dopo Buscetta tira fuori la storia di Badalamenti e me''.