Notiziario di Mercoledì 8 Gennaio 2003
Buone nuove sul fronte dell’emergenza idrica in provincia di Agrigento. Il 2003 dovrebbe essere l’anno della svolta. Le ultime precipitazioni, infatti, hanno fatto salire il livello degli invasi. Secondo gli esperti, la provincia di Agrigento potrebbe avere un’autonomia idrica addirittura per i prossimi tre anni. Dati confortanti dopo le drammatiche situazioni vissute in provincia negli ultimi mesi, in vista anche delle opere pubbliche progettate, tra cui il dissalatore. Insomma, il 2003 non dovrebbe riservare problemi di sorta, anche se, quando si parla d’acqua, il condizionale è d'obbligo. Le ultime piogge, come detto, hanno fatto alzare il livello degli invasi ridotti ormai quasi all’asciutto. Positivi i dati relativi al lago Castello: la diga, che ha rischiato di chiudere lo scorso mese di settembre per mancanza di acqua, adesso invasa oltre 5 milioni di metri cubi, con l'aumento di un milione e mezzo soltanto nell'ultimo mese. Sfiora il milione di metri cubi il Fanaco, mentre Leone e Ancipa si attestano rispettivamente a 1.690 mila metri cubi e 10 milioni di metri cubi d'acqua. Adesso al trend positivo di crescita degli invasi, unito alle previsioni di altre piogge e ad una oculata gestione delle risorse dovrebbero far ben sperare affinché la prossima estate non sia segnata dall’emergenza che invece ha caratterizzato l’anno appena trascorso. Rimane sempre il problema relativo al futuro. Il progetto del grande dissalatore rimane in testa al programma elettorale del sindaco Piazza ed anche del governo regionale. Un dissalatore che, assicurano gli esperti, dovrebbe risolvere definitivamente il problema idrico in città e che dovrebbe portare a turni di erogazione 24 ore su 24. Ma oltre al dissalatore occorrerà anche una politica di interventi per migliorare la rete idrica di Agrigento, assolutamente fatiscente.