Notiziario di Martedì 4 Gennaio 2000
Udienza preliminare il 29 marzo davanti al Gup Leopoldo De Gregorio per Antonio Willam Pilato, 22 anni, il giovane disoccupato che ha confessato di avere ucciso il 7 maggio scorso con due coltellate il sindaco Michele Abbate. Pilato e' in carcere dal 14 maggio, quando la squadra mobile risali' a lui anche attraverso cinque testimonianze. L' inchiesta e' stata condotta dal sostituto procuratore Loretta Bianco che ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio premeditato. Secondo la sua confessione, il giovane il giorno del delitto ando' nell' ambulatorio di Abbate per una visita, poi pero' attese per strada che uscissero tutti pazienti e l' infermiera del medico. Quindi risali' e fermo' Abbate chiedendogli un lavoro ''per mantenere i genitori e le quattro sorelle piu' piccole'': innervositosi vibro' due fendenti ad Abbate, lasciandogli il coltello da caccia conficcato nel petto. Abbate riusci' a guadagnare l' esterno e fu soccorso tra gli altri anche da Salvatore Messana, ora sindaco di Caltanissetta, ma mori' in ospedale. Pilato raggiunse poi la propria abitazione e col padre commento' la notizia del delitto diffusa dai telegiornali. La polizia trovo' poi il fodero del coltello dietro il comodino della sua stanza. La famiglia di Abbate, tra cui la moglie Michelina Porto e i figli Alfonso e Davide di 20 e 16 anni, ha annunciato che si costituira' parte civile .