Notiziario di Giovedì 25 Novembre 1999
Genova Cosa nostra si era spartita il controllo del ricco mercato dei videopoker e del lotto e toto nero con una banda di malavitosi locali preesistente, la cosiddetta ''banda degli ergastolani''. Lo hanno scoperto i carabinieri del Ros nel corso di una inchiesta durata due anni e mezzo e che si e' conclusa questa mattina con 27 arresti. La cosca di Cosa nostra dei Fiandaca, originaria di Riesi e legata alla mafia di Caltanissetta guidata da Piddu Madonia, controllava, secondo gli investigatori, la zona del ponente e parte del centro storico. I genovesi, il cui ruolo recentemente era stato drasticamente ridimensionato dai siciliani, erano concentrati invece sul levante. Il giro d' affari delle due organizzazioni era miliardario: una sola macchinetta rende circa 50 milioni di utile all' anno. A Genova, uno dei gestori delle macchinette per conto dei Fiandaca era quel Maurizio Parenti che nell' ottobre del '97 fu ucciso da Donato Bilancia, il killer della Liguria.