Notiziario di Martedì 16 Novembre 1999

Roberto Vecchioni ha regalato ieri ad un pubblico attento ed interessato una serata veramente "speciale" .Poesia e musica ,l'incontro svoltosi al Palacongressi di Agrigento ha offerto uno spaccato di storia letteraria della canzone italiana ripercorrendone le tappe essenziali e certamente le più significative.L'iniziativa organizzata dalla Provincia con la collaborazione di Radiorai , ha visto di scena un Vecchioni sensibile all'evolversi dei gusti , delle tendenze e dei cambiamenti socio - culturali. Il complesso ed articolato rapporto tra canzone e poesia è stato scandito da riflessioni e momenti musicali che hanno messo in luce il divenire della canzone d'arte. Vecchioni è partito dalla riflessione secondo la quale è necessario operare la derivazione dell'accezione di poesia con il termine" poieo" greco che identifica un momento di creazione di qualcosa che scaturisce ed è in diretto rapporto con l'anima. Per questo ,ha spiegato il cantautore la poesia va identificata come una sorta di capacità medianica che consente di cogliere il vero significato delle cose attraverso le emozioni ,pertanto in questo contesto poesia e musica rappresentano la sintesi di un percorso compiuto dall'anima. La poesia del '900 ,ha sottolineato Vecchioni ,sotto l'impulso del Positivismo subisce una variazione anche in termini di significato e sconvolgimento delle certezze , e di questo volgersi verso una differente espressione dei contenuti poetici si fa interprete anche la musica . Successivamente Vecchioni ha sottolineato come da Modugno in poi si sia attuata una vera e propria rivoluzione della poesia cantata : Le note del "Vecchio Frack" propongono elementi di assoluta innovazione ed i concetti che fino a quel momento apparivano scontati si aprono a nuove riflessioni che sono anche l'espressione della decadenza di un secolo.Il cantautore ha poi passato in rassegna alcune tappe significative della canzone d'arte passando attraverso quella "Vecchia Piccola Borghesia" di Claudio Lolli che con il suo linguaggio semplice ma fatto di lotta ed ironia ha segnato una tappa importante della musica italiana. Vecchioni ha poi posto l'accento sull'importanza del ruolo rivestito da Fabrizio De Andrè che nella sua poetica musicale ha condotto una serie di battaglie in favore di quanti sono al centro della disattenzione ,ha ancora percorso le strade dell''ermetismo della poesia cantata che ha trovato una delle sue massime espressioni in Francesco De Gregori con "Rimmel" "Pablo" e "Renoir" . In questo caso in particolare ha introdotto il concetto dell'elemento sorpresa che nell'evolversi delle canzoni dello stesso ha determinato un'altra novità di quel poetar cantando insito nel contesto di Poesia e Musica.Questa è solo una sintesi di un piacevole articolato e più ricco intervento del cantautore - professore che ha intervallato alle sollecitazioni fornite da riflessioni avviate dal pubblico , momenti di musica e spettacolo con le più note canzoni. Roberto Vecchioni è stato intervistato da Margherita Trupiano con la quale ha discusso del suo essere poeta ,musicista e docente.

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