Notiziario di Martedì 5 Ottobre 1999
La mafia gestirebbe il mattone selvaggio siciliano. È questo il grido d'allarme lanciato oggi dal Presidente di Legambiente Ermete Realacci che ha tracciato oggi, all' indomani delle prime demolizioni di costruzioni abusive nell' oasi del Simeto, a Catania, un quadro della cemento connection siciliana. Santapaola, Pulvirenti e Laudani, secondo l' associazione, gestirebbe il cemento abusivo nel catanese; Bagarella, Corleonesi, Graviano, Sceusa e Riina nel palermitano, mentre ad Agrigento l' abusivismo edilizio sarebbe nelle mani dei Caruana. Secondo quanto affermato dagli ambientalisti nell' ultimo anno la criminalita' organizzata ha tirato su in Sicilia circa 5.000 nuove costruzioni abusive. La mafia , ha sostenuto Realacci ,apre cave abusive, con i materiali estratti costruisce case illegali, utilizza le imprese edili per riciclare il denaro sporco, si insinua nella gestione degli appalti pubblici impoverendo aree estremamente pregiate del nostro territorio. Legambiente sollecita quindi un urgente intervento forte ad Agrigento.