Notiziario di Martedì 31 Agosto 1999
Tredici ettari di litorale tra Selinunte e Campobello di Mazara sfruttati illecitamente per l' estrazione di sabbia dalla famiglia mafiosa del superlatitante Matteo Messina Denaro, sono stati sequestrati dai carabinieri del comando provinciale di Trapani, nell' ambito di un' operazione contro le ecomafie.Nell' area, prevalentemente destinata a servizi e verde pubblico, i Messina Denaro, secondo gli accertamenti dei carabinieri, avevano impiantato delle cave dalle quali sono stati estratti ottocentomila metri cubi di sabbia a prezzi stabiliti da Cosa Nostra. Il provvedimento, che ha portato anche alla denuncia di ventiquattro persone e al sequestro di beni per oltre venti miliardi di lire, è stato eseguito su disposizione del gip del Tribunale di Marsala. Le cave poste sotto sequestro erano destinate ad alimentare il mercato dei materiali inerti per l' edilizia. Secondo i militari dell' Arma ''il danno ambientale è irreparabile''.