Notiziario di Venerdì 16 Luglio 1999
Ha detto no alla proposta di lavoro offertogli dalla azienda di trasporti Vaccari di Carmignano di Brenta (Padova), ritiene infatti che ''Quattro milioni al mese potrebbero sembrar molti ma al Nord la vita e' molto cara. Meglio guadagnare meno e vivere meglio''La pensa così Antonino Campanella uno dei 150 autisti siciliani contattati dalla ditta Vaccari .La notizia che ha suscitato clamore, in un momento in cui si moltiplicano al Sud le rivolte dei disoccupati. Antonino vive a Roccapalumba, un paese dell' entroterra palermitano, con moglie e figli; la decisione di non emigrare al Nord l' ha presa al termine di un breve consulto familiare: ''Senza di loro - spiega - non potrei vivere, e li' per sbarcare il lunario anche mia moglie sarebbe costretta a lavorare''. Motivazioni analoghe vengono addotte anche da Benedetto, un altro ''collega'' di un paese vicino, Montemaggiore Belsito: ''Trasferirmi a Padova con moglie e figli? Non ci penso neppure. Mia figlia e' troppo attaccata alla nonna e ne morirebbe''. Questo della famiglia e' il leit motiv ricorrente con il quale i 150 disoccupati siciliani hanno spiegato il loro rifiuto: ''Ho un impiego a termine - spiega Giovanni, di Palermo - che anche se precario mi permette di restare con mia moglie. Non e' bello fare l' emigrante''. Ma non mancano anche le motivazioni singolari, 'meteorologiche': alcune delle persone contattate attraverso l' Agenzia regionale per l' impiego hanno infatti sostenuto che in Veneto ''c' e' troppo freddo''. Dopo la selezione andata a vuoto, l' azienda Vaccari ha deciso di rinunciare ai siciliani e di assumere sloveni e croati.