Notiziario di Giovedì 26 Novembre 1998
Il sindaco di Agrigento Calogero Sodano ha programmato una marcia antimafia per il prossimo 5 dicembre nella città dei templi. Su questa iniziativa è intervenuta Legambiente che ha invitato i sindaci dei comuni siciliani invitati e i presidenti delle province oltre al presidente dell'Anci Bianco ad una riflessione. Quella marcia rischia di disarmare l'opinione pubblica, ha scritto in una nota stampa Giuseppe Arnone, e di confondere le coscienze. Saremo ben lieti, si legge ancora, se il comune di Agrigento avesse le carte in regola per proporre manifestazioni del genere, ma purtroppo non è così. Vi sono una serie di fatti estremamente gravi che disegnano in quel comune, ha continuato ancora Arnone, un contesto di infiltrazioni mafiose e di degenerazioni istituzionali. Arnone elenca le prassi delle gare d'appalto per semplici lavori edili o stradali dell'importo di alcuni miliardi di lire, che vedono la inquietante partecipazione di una unica impresa d'obbligo vincitrice. Ciò a detta di Arnone avviene con evidente pressione esterna come hanno dimostrato indagini proprio su gare del comune capoluogo. Sempre al comune, ha detto ancora Arnone, da quindici anni, l'appalto più ricco, oltre 40 miliardi di lire, è vinto dal primo cugino del sindaco e il prefetto con una propria ispezione ha potuto certificare gli imbrogli che gravano su quell'anomalo bando di gara. Nei prossimi giorni Legambiente rassegnerà questi fatti al ministro Iervolino e al procuratore Caselli, e su di essi si sta già impegnando la commissione antimafia. Se la marcia antimafia si svolgerà, ha concluso Arnone, saremo presenti per distribuire un documento.